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Cottura in Bianco: Cos'è, Come si Fa e Quando Usarla [Guida Completa]

di Denis Tavano il giu 04 2025
Scopri cos'è la cottura in bianco e perché è fondamentale per ottenere crostate perfette! Una guida pratica e facile con esempi, consigli e trucchi da chef per basi croccanti e senza difetti.
Spirulina: perché è un superfood e come scegliere quella giusta

Spirulina: perché è un superfood e come scegliere quella giusta

di Glenda Dalla Zanna il apr 12 2025
Scopri i benefici della spirulina, un superfood ricco di nutrienti. Scegli la pasta biologica FriulBios2 con spirulina locale per un’alimentazione sana e gustosa. Un piatto ideale per chi cerca benessere, gusto e sostenibilità in ogni boccone.
contenitore di legno con salsa chutney rosso su base di pietra

Chutney: un esplosione di sapori!

di Denis Tavano il mar 19 2024
A chi non è capitato di sedersi a tavola, sfogliare il menù e trovare un ingrediente che non conosce? Ecco che ci scopriamo a cercare e ricercare che tipo di ingrediente sia e che gusto abbia! State cercando di capire cosa sia il "Chutney" e siete golosi di assaggiarlo? Questo condimento, così delizioso e salutare, ormai ci ha conquistati. Scopriamolo insieme   Anticamente, questa salsa agrodolce sembrerebbe di origine indiana, poi conosciuta e spopolata in Europa, principalmente in Inghilterra e in Francia.   Il nome significa “fortemente speziato” ed è per questo che si abbina in maniera impeccabili a piatti come carne, pesce e formaggi, ma può anche condire una buona fetta biscottata o una galletta.   A differenza della marmellata, con il Chutney si vuole cercare un sapore salato perché contiene, oltre alla frutta, verdura, aceto e spezie. Infatti, il segreto sta proprio nell’equilibrio tra questi ingredienti.   Oggi ne conosciamo varie tipologie e addirittura alcune fonti ne descrivono le prime forme come una pasta in cui diversi ingredienti trovati nel raccolto venivano pestati in modo grossolano quando l’uomo era un cacciatore-raccoglitore: bacche, frutta, verdura, foglie. L’ipotesi più avvalorante porta la sua origine in Asia per poi diffondersi in Europa, in particolare in Inghilterra. Da qui, ogni paese sembra aver dato il proprio tocco... potrebbe essere questo il motivo della grande varietà di Chutney.   Le ragioni della sua popolarità non sono ancora ben definite, si può pensare che sia diventato così utilizzato perché riesce a trasformare gli avanzi in qualcosa di delizioso e interessante, e conservare più a lungo prodotti freschi che hanno un veloce deperimento.   Da noi, in Italia, non è ancora così popolare ma la strada sembra andare verso quella direzione.     Come anticipato, il Chutney, contiene anche delle spezie. Questo aspetto è tipico della cucina indiana, oltre che avere delle proprietà benefiche e alle volte curative. L’uso delle spezie è antichissimo, in alcune discipline mediche vengono ancora utilizzare con scopo curativo.   Il pepe, per esempio, sembra avere effetti antifiammatori e digestivi. E anzi, sembra addirittura proteggere la mucosa gastrica, al contrario di quanto si pensi. La cannella, spesso utilizzata come “rimedio della nonna” contro il raffreddore; i chiodi di garofano ricchissimi di eugenolo, una molecola a cui vengono affidati effetti antinfiammatori, antimicrobici e analgesici. E ancora, il peperoncino, lo zenzero, l’anice stellato, la curcuma, il cumino, la liquirizia…tutte con il loro pool di molecole che, interagendo con l’organismo, manifestano i loro benefici effetti.   Ecco perché il chutney è anche sano, oltre che essere ricco di Sali minerali, vitamine, fibre e pochissime calorie.   Oltretutto, per come lo conosciamo e prepariamo oggi, non contiene animali o derivati animali, per cui è adatto anche per chi segue una dieta vegetariana, vegana o chi ha intolleranze. 
Agricoltura biodinamica: desiderio o necessità?

Agricoltura biodinamica: desiderio o necessità?

di Glenda Dalla Zanna il gen 29 2024
L'agricoltura, nel corso dei millenni, ha subito significative evoluzioni, come molte altre attività umane. L'introduzione di pratiche agricole avanzate, con un notevole ricorso alla chimica, ha inizialmente portato a una riduzione dei tempi di produzione e ad un aumento della produttività. Nel tempo, tuttavia, gli agricoltori hanno notato un progressivo impoverimento del suolo, e con un notevole abbassamento della resa a lungo termine.  Per affrontare questa problematica, agli inizi del '900, un gruppo di agricoltori si è rivolto a Rudolf Steiner, pioniere dell'antroposofia, per trovare una soluzione e rivitalizzare terreni, coltivazioni e produzioni. Da questa collaborazione ha preso vita l'agricoltura biodinamica, un approccio che va oltre la semplice produzione, abbracciando una visione completa della natura e dei suoi processi integrate con le relazioni cosmiche, studiando gli influssi della luna e dei pianeti, quindi coltivando secondo i cicli lunari.  L'agricoltura biodinamica adotta un approccio olistico, considerando il suolo e tutto ciò che accoglie, come un unico sistema. Questa prospettiva riflette i principi dell'omeopatia nella concezione della terra come un organismo vivente interconnesso con il cosmo. Terreno, piante, animali e uomo vengono integrati come un'unica identità, trasformando l'azienda agricola in un complesso unico che si muove secondo i ritmi naturali ed evita lo sfruttamento dell'ambiente.  Nell'agricoltura biodinamica vengono utilizzati i preparati, suddivisi tra quelli "a spruzzo" o "a cumulo", vengono rispettate le rotazioni agricole e un calendario delle semine che funge da guida completa per le attività agricole quali semina, potatura, raccolta... Il calendario nasce in seguito agli studi sulle fasi lunari e la successiva applicazione in campo di Maria Thun. Questa unione tra spiritualità e concretezza nel rispetto della natura e dei suoi cicli promuove un equilibrio sostenibile con l'ecosistema terrestre, migliorando la fertilità del suolo e la qualità degli alimenti.  Successivamente, Enzo Nastati ha dato vita all'agricoltura omeodinamica, un'evoluzione che integra l'omeopatia come pratica per affrontare le sfide agricole. Questo approccio mira a fornire alle piante e ai terreni strumenti di sopravvivenza e guarigione, evitando l'uso di sostanze chimiche e/o tossiche.  In conclusione, l'agricoltura biologica, successivamente biodinamica e la più evoluta omeodinamica, con le loro distintive caratteristiche, recuperano le antiche tradizioni contadine, rispettando i principi naturali delle piante e dei loro cicli riproduttivi, nel contesto del terreno, degli animali, degli uomini e dei metodi di lavorazione. Questo approccio pone al centro l'interazione uomo-natura, sia dal punto di vista energetico che in termini di equo scambio al fine di creare un ambiente più sano, fertile e di conseguenza un prodotto di maggiore qualità nutritiva e gustativa.  
Trafilatura: i segreti di una pasta perfetta

Trafilatura: i segreti di una pasta perfetta

di Glenda Dalla Zanna il gen 28 2024
  Farina, acqua e il gioco è fatto! La creazione della pasta rappresenta una delle tradizioni culinarie italiane più radicate. Tuttavia, in tempi moderni, questa pratica sembra essersi leggermente affievolita. Fortunatamente, ci sono coloro che, desiderando riscoprire le nostre autentiche radici, lo fanno per noi. Senza l'aggiunta di conservanti o altre sostanze superflue, con l'utilizzo di energie rinnovabili e ingredienti freschi, salutari e soprattutto naturali. Tra le molteplici fasi che compongono il processo di produzione della pasta, la trafilatura emerge come un passaggio fondamentale per assicurare il massimo successo del prodotto. La trafilatura è il momento in cui l'impasto attraversa la trafila forata, creando il formato desiderato. Attraverso una compressione, l'impasto passa attraverso la matrice, mentre lame affilatissime lo tagliano determinandone dimensione e forma. Questo processo non solo definisce le caratteristiche geometriche della pasta, ma anche la sua struttura, rugosità, colorazione e porosità, aspetti cruciali per mantenere intatte le qualità nutrizionali e organolettiche. La scelta tra trafilatura con teflon e trafilatura al bronzo è determinante e crea due prodotti radicalmente diversi sia dal punto di vista organolettico che nutrizionale. La trafilatura con teflon è rapida e spesso avviene a temperature elevate; al contrario, la trafilatura al bronzo impiega temperature più basse per tempi più prolungati. Questo rende necessario che la materia prima sia di eccellente qualità per preservare i suoi valori nutrizionali. Inoltre, la pasta trafilata al bronzo tende a mantenere un tenore proteico superiore. Un'altra notevole differenza risiede nella porosità del prodotto finale. La pasta trafilata al bronzo mantiene una maggiore porosità, permettendo un'accorpamento più efficace del sugo con la quale la si vuole assaporare. Sebbene il processo di trafilatura al bronzo sia più costoso, più lento e richieda una maggiore manutenzione, i benefici in termini di gusto e valori nutrizionali sono insostituibili. Che cosa state aspettando? La prossima volta che mangerete un piatti di pasta artigianale, prendetevi un momento per apprezzare il lavoro artigianale della trafilatura al bronzo. Questa combinazione di tradizione, tecnica e passione rende ogni boccone un autentico piacere culinario.   Dai uno sguardo ai prodotti naturali e nutrienti selezionati da Saporum Nobili   
Mangiare, facciamolo bene!

Mangiare, facciamolo bene!

di Glenda Dalla Zanna il gen 28 2024
Come? è una delle domande più difficili a cui rispondere, alla quale vogliamo provare a darti qualche strumento in più per fare la tua scelta.   Se ci pensiamo, cosa c'è di più naturale del mangiare? In un'ottica ancora più semplice, basti pensare al bambino che si nutre dal seno della madre, non è uno degli atti più elementari ma gratificanti? D'altronde, oltre a dormire, una delle azioni più importanti per la nostra salute e il nostro benessere psicofisico è proprio mangiare... Perchè? Ce lo spiega Ippocrate con la sua celebre frase: "Fa' che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo".   Oltretutto pensateci, mangiamo almeno 3 volte al giorno esclusi gli spuntini!   Quindi, facciamolo bene!   Un altro ingrediente che vogliamo aggiungere al pentolone del sapere è la differenza tra alimentazione e nutrizione. Sono due concetti distinti da tenere in considerazione. Con il primo termine si intende l'atto di fornire cibo all'organismo, senza tenere conto del valore nutritivo. Nutrire vuol dire fornire all'organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno a seconda delle sue caratteristiche, esigenze, condizioni, stili di vita, ecc.    Riprendendo la citazione di Ippocrate e introducendo anche quella di Feuerbach "L'uomo è ciò che mangia" è facilissimo intuire come mangiare diventa l'insieme dei due termini, al fine di trovare il proprio equilibrio e un benessere psico-fisico. Di fatto, tutti ci possiamo alimentare, ma ci stiamo nutrendo in maniera corretta? Una persona può decidere di alimentarsi con ingredienti scadenti, cotture che alterano l'alimento e producono sostanze potenzialmente tossiche per l'organismo ma avere soddisfatto la sua esigenza alimentare, mancando la corretta nutrizione le conseguenze sono facilmente immaginabili.    Dopo un'attenta analisi delle proprie esigenze alimentari e nutritive, si individua in che modalità e con quali alimenti saranno soddisfatte. Ecco che che entra in gioco la qualità della materia prima e del prodotto finito. Possiamo affermare con quasi assoluta certezza che più un alimento è coltivato, prodotto nel suo rispetto, senza l'utilizzo di sostanze tossiche o non necessarie, abbia subito meno trattamenti possibili e che quindi sia più facilmente assimilabile dal nostro organismo e di conseguenza più nutriente, meglio è. In un mondo dove ascoltiamo migliaia di spot è difficile fare delle scelte "non indirizzate", ed è qui che bisogna prestare attenzione non solo all'alimento in sé e a come è stato prodotto ma anche al contorno. In una visione olistica e a volte molto difficile al giorno d'oggi, sarebbe importante conoscere anche l'ambiente dove l'alimento è stato prodotto, come per esempio la qualità e ricchezza nutritiva del terreno dove è stato coltivato o cresciuto.    Ultimo, ma non per importanza. Per noi mangiare è vita non solo in termini puramente biologici, ma anche in un concetto sociale. Quante volte invitiamo qualcuno a pranzo o cena piuttosto che invitarlo a fare una passeggiata? Sono entrambe due azioni salutari, se fatte correttamente, eppure tendiamo a proporre di passare del tempo assieme durante i pasti. Che sia per lavoro o piacere. Mangiare, quindi, per noi Italiani in particolare, rientra in pieno nel concetto di benessere psico-fisico.   Ci regala gioia, emozioni... Quanti ormoni produciamo mentre mangiamo?   E quanto è bello unire tutto questo ad alimenti naturali, sostenibili, etici, digeribili e nutrienti? Ognuno di noi sceglie cosa è meglio per sé stesso! Comincia oggi, comincia da te stesso!      Dai uno sguardo ai prodotti naturali e nutrienti selezionati da Saporum Nobili